giovedì 29 marzo 2018

L'AVARO E L'ECONOMO

L'AVARO E L'ECONOMO . 
Mah! per fortuna non tutti lo sono . Non è poi così importante: ognuno si gestisce i propri soldi come meglio crede giusto, ma  più che essere un difetto vero è proprio è più un'abitudine come se fosse un eccessivo accanirsi verso il risparmio. 
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Ma senza rendersene conto  tirato con i soldi lo è anche con i sentimenti,e  viene ritenuto  povero dentro in partenza e probabilmente preferisce portare avanti una vita *da bisognoso * per non spendere ne il proprio tempo ne il denaro, il suo è un continuo vivere in miseria per paura della miseria,è come il fuoco: più legna si mette e più avvampa .
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L'economo può essere una persona che ha  un piccolo stipendio e cerca con tutte le proprie forze di vivere una vita dignitosa facendo degli enormi sacrifici e forse è questo che lo rende ricco dentro! Desidera vivere bene, non solo sopravvivere. Avere dei valori, puntare all'eccellenza, essere protagonisti del proprio futuro.
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 E avere  la dote della vivacità e saper guardare lontano, privarsi oggi  perché il domani sia vantaggioso. È fondamentale  farsi un'idea propria del mondo. Afferrare  chi sono i veri amici e chi i nemici, una dote che si chiama empatia,la capacità della fantasia umana di cogliere il valore della vita . 
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Ma Povero chi vive accanto ad un'avaro comunque, niente gli basta e una persona  per il quale ciò che basta...
 GLI SEMBRA SEMPRE POCO .
 Lina Viglione .
IL BENE VIENE SEMPRE PREMIATO .
A fare del bene non si sbaglia mai. L'allegria vera viene dall'amore. Il tra tran, la vita sempre di fretta, ci arrecano a perdere questi valori rilevanti nella vita.
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Il nostro Salvatore disse: che la vera virtù è fare del bene, perché tutti i bene preziosi di questo mondo si arrugginiscono o li rubano, ma le cose che facciamo nel bene restano e sempre con noi.
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Non sempre è facile, soprattutto con chi non ci vuole bene. Ma chi lo sa che noi potremmo essere la cura e guarire dalla condotta litigiosa dei nostri nemici. Di sicuro abbiamo tutto da guadagnarci.

Madre Teresa citava spesso: "Imparate da me che sono mite e umile di cuore." Gesù avrebbe potuto sgominare tutti i suoi imbostori e carnefici, si avrebbe potuto vendicare dopo, ma cosa ha fatto? Li ha perdonati.
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Sia per far comprende loro che li amava, sia perché l'amore non può mai odiare. Siamo "pazienti e umile di animo" anche quando ci offendono senza un motivo. Non ha fatto così anche il nostro tanto amato Gesù?
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Tuttavia non ha perso tempo per giustificarsi e a mandare segni per farci comprendere che aveva ragione. Noi sì che siamo critici e vogliamo dimostrare che abbiamo sempre ragione, che siamo buoni, belli e forti. Imparate ad essere miti e umili di cuore. "
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Perché sostenendo del bene possiamo creano le migliori qualità necessarie per far sì che anche gli altri facciano del bene. Se noi trattiamo sempre male il nostro prossimo, quando avremo bisogno di aiuto da loro, ci sbatteranno la porta in faccia.
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Se noi siamo buoni con il nostro prossimo, quando avremo bisogno saranno di certo più disposti ad aiutarci. Quindi saremo comunque più sereni. Certamente non possiamo essere sempre buoni.
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Se ci danno danno una sberla, noi porgiamo l'altra guancia, se me ne danno un altro rompiamogli la faccia. Ma teniamo sempre presente che tutto ciò che è bene è giusto. E non tutto...
CIO' CHE E' GIUSTO E' BENE .
Lina Viglione
Il mio blog in chat . 

2 commenti:

Tomaso ha detto...

Cara Lina, proprio ora che ce la Pasqua essere avari! Si deve mettere da parti e pensare ad aiutare chi ne a bisogno!!!
Buona Pasqua cara amica e dico con tutto il cuore.
Ciao e buon venerdì santo con un forte abbraccio.
Tomaso

Ale ha detto...

Buona PAsqua a te e famiglia Lina. Un abbraccio.
Ale