venerdì 27 maggio 2016

LA FAVOLA DELLA VITA

LA MIA ISOLA
Quando penso a "l'isola che non c'è" subito mi viene in mente che per Peter Pan quell'isola è il luogo dell'anima dove divertirsi e stare in compagnia rimanendo per sempre bambini.
***
Un posto dove non bisogna pensare a risolvere problemi, perché la maggiore difficoltà "dell'isola che non c'è" consiste in quella per cui non c'è mai niente di faticoso da fare, ma solo divertirsi attraverso la comunicazione.
***
Ciò che caratterizza questo spazio speciale è che è affollato di ricordi, soprattutto quelli belli che fanno sognare o quelli che ti portano a costruire castelli in aria. 
Sto parlando di un mondo dove potersi raccontare senza aver paura dei giudizi altrui, un cosmo particolare il quale diventa così eccezionale perché lo puoi condividere con altre anime a te affini.
***
In quest’universo Peter Pan può vivere una condizione perenne a lui cara, dalla quale non vuole distaccarsi proprio perché rispecchia la sua anima alla quale è in grado di dispensare emozioni inimmaginabili...
***
Per essere sincera, io quest'isola la sto cercando da sempre, fin da quando ero bambina, per rifugiarmi in un guscio accogliente dove non esistono sofferenza, solitudine, cattiverie; dove tutti possono vivere felici e contenti.
***
Ogni volta che la inseguivo, sbagliavo sempre strada, eppure le indicazioni erano ben precise. Purtroppo non è facile rintracciarla, ma non bisogna mai perdere la speranza. L'isola che non c'è costituisce una metafora della vita che può sostenerci e aiutarci ad andare avanti per miglioraci ...
 E TROVARE LA FELICITA'

1 commento:

Tomaso ha detto...

Cara Lina, se anche è già tardi sono qui per un caro saluto, e augurarti una buona notte.
Tomaso